Lo stato di salute degli animali domestici, così come già ampiamente dimostrato per l’uomo, dipende dalla popolazione microbica presente nell’intestino, sulla cute e sulle mucose esterne, il c.d. MICROBIOTA. La composizione del microbiota e le attività ad esso associate sono strettamente legate ad alcune funzioni vitali tanto che oggi può essere considerato un vero e proprio organo. I batteri appartenenti al microbiota aiutano le funzioni digestive e l’assorbimento dei nutrienti, creano una barriera fisica contro potenziali germi patogeni, neutralizzano tossine presenti nel cibo, influenzano profondamente il sistema immunitario mucosale controllando alcune cellule immunitarie, producono e rilasciano alcuni enzimi e sostanze quali vitamine e neurotrasmettitori, influenzano il sonno e aiutano a controllare i processi infiammatori dell’organismo. Eventuali alterazioni dell’omeostasi della microflora comportano quindi l’insorgenza di una costellazione di malattie nell’uomo e negli animali quali stati infiammatori dell’intestino acuti e cronici, obesità, malattie autoimmuni processi degenerativi a carico del cervello, infezioni, anche gravi a carico delle mucose.
Le conoscenze sul microbiota del cane sono in continuo divenire e molti Autori si stanno interessando alla caratterizzazione e allo studio delle popolazioni microbiche allo scopo di approfondire le conoscenze e capire le potenzialità applicative che da questi studi derivano al fine di migliorare il benessere animale, correggere o prevenire talune patologie senza dover ricorrere all’uso di antibiotici. E’ stato inoltre evidenziato lo sviluppo di fenomeni di resistenza ad alcuni agenti anti-microbici in S. intermedius, E. coli ed altri batteri, fra i quali alcuni fenotipi di S. aureus MRSA o enterococchi resistenti alla vancomicina. Sulla base dell’ampio utilizzo di antibiotici negli animali da compagnia, è quindi possibile che essi svolgano un ruolo importante nella diffusione della resistenza antimicrobica. La letteratura in materia risulta essere ancora relativamente povera, se confrontata con quella sulle specie di interesse zootecnico. E’ quindi importante raccogliere informazioni sulla composizione del microbiota del cane per un corretto risk assessment della trasmissione delle resistenze dal cane alla specie umana.
Scopo del presente progetto è di unire diversi partner scientifici che contribuiranno a studiare il microbiota auricolare del cane al fine di 1) caratterizzare le popolazioni microbiche esistenti in cani sani e affetti da otite cronica, mettendole in correlazione con età, sesso, razza, regime alimentare, ecc., 2) valutare la diffusione dei geni di antibiotico resistenza all’interno degli ecosistemi microbici (resistoma) 3) studiare i fattori di rischio che possono alterare la composizione quali quantitativa all’interno del microbiota, primo fra tutti i trattamenti antimicrobici 4) studiare l’eventuale relazione esistente tra la popolazione microbica presente negli animali con quella dei rispettivi proprietari, 5) sperimentare protocolli terapeutici e di profilassi che possano controllare e prevenire eventuali patologie ad insorgenza dal microbiota e sostenuti da batteri multiresistenti.
- Principal Investigators: Fabrizio Ceciliani
- Partner organization: Dipartimento di Medicina Veterinaria (attivo dal 23/02/2016 al 01/01/2022)
- Lead organization: Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali
- Financing institution: MINISTERO DELLA SALUTE
- Type: MIS - Bandi Ministero Salute
- Coordinatore: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL MEZZOGIORNO
- Start date: 2017
- Duration in months: 24 mesi
- Status: Closed